CERTIFICAZIONE IMPIANTO IDRAULICO

Una Certificazione o Dichiarazione di Conformità di un impianto è un documento, rilasciato dal tecnico, mediante il quale si attesta la sua completa rispondenza e la sua adeguatezza rispetto alle norme vigenti.

L’impresa o l’artigiano che è incaricato di eseguire l’installazione oppure lavori di modifica di un impianto (idrico-sanitario, elettrico, o altro ancora) al termine di questi lavori è tenuto a consegnare il certificato di conformità.

RIFERIMENTI NORMATIVI
Questo tipo di documento fa la sua comparsa nel 1990, con la legge n. 46, che è poi stata sostituita dal Decreto Ministeriale n. 37 del 22 gennaio 2008, emanato proprio con l’intento di riorganizzare in un unico provvedimento legislativo le varie norme vigenti relative alla sicurezza degli impianti.
Per gli impianti realizzati prima dell’entrata in vigore della suddetta legge il decreto 37/08 ha introdotto la cosiddetta Dichiarazione di Rispondenza (DIRI), che deve essere redatta a cura di uno dei soggetti previsti dall’art. 7 comma 6 del DM 37/08.
 
E' possibile sostituire il Certificato di Conformità con una Dichiarazione di Rispondenza solo se gli impianti sono stati realizzati prima dell’entrata in vigore del DM 37/08 e questa dichiarazione può essere resa da un tecnico abilitato come impiantista o dal responsabile tecnico di un’impresa abilitata che esercitano da almeno 5 anni e deve essere supportata da accertamenti e sopralluoghi volti a verificare l’effettiva rispondenza dell’impianto alla normativa.
Un impianto realizzato dopo il 2008 non può essere “sanato” con una Dichiarazione di Rispondenza: in questi casi è necessario rimettere mano all’impianto e redigere una nuova dichiarazione di conformità.
La Dichiarazione di Conformità è di fatto un documento importantissimo che tutela il committente, descrivendo come è stato realizzato un impianto, secondo quali normative, ma che, erroneamente, spesso, purtroppo non viene richiesto.

IN CASO DI RISTRUTTURAZIONE 
Nel caso in cui i lavori di ristrutturazione nel vostro immobile prevedano una modifica solo di una parte dell'impianto esistente, il certificato che vi verrà rilasciato dall’impresa sarà relativo alla sola parte modificata, ma dovrà comunque anche tenere conto anche della funzionalità e della sicurezza della totalità dell’impianto.

QUANDO E' OBBLIGATORIA
La Dichiarazione di Conformità è obbligatoria per tutti i tipi di immobili, non solo per le abitazioni, e per tutti i tipi di impianti, ovvero nello specifico:
–    impianti elettrici;
–    impianti di protezione dalle scariche atmosferiche;
–    impianti di automazione di porte e cancelli;
–    impianti radiotelevisivi;
–    impianti di riscaldamento, condizionamento e climatizzazione;
–    impianti idro-sanitari;
–    impianti gas;
–    impianti di sollevamento (ascensori, montacarichi, scale mobili);
–    impianti di protezione antincendio.

COME VIENE REDATTA
La dichiarazione di conformità di un impianto viene redatta sulla base di un modello pubblicato in allegato al D. M. 37/08, che è stato inseguito modificato con la pubblicazione del Decreto 19 maggio 2010; essa deve contenere tutta una serie di dati obbligatori, come il tipo di impianto, i dati del responsabile tecnico dell’impresa, del committente e del proprietario dell’immobile, i dati relativi all’ubicazione dell’impianto, i materiali impiegati e la rispondenza alle norme vigenti.
Inoltre al certificato devono seguire degli allegati, pena la nullità dello stesso, ovvero: il progetto dell’impianto (obbligatorio però solo per immobili con determinate caratteristiche dimensionali); lo schema d’impianto (in mancanza di un progetto); la relazione tipologica (o l’elenco dei materiali impiegati) ed il certificato di iscrizione alla Camera di Commercio della ditta che ha realizzato i lavori.
Infine la Dichiarazione di conformità va redatta in diverse copie, da consegnare all’utilizzatore dell’impianto e/o al committente: due copie vanno firmate dal committente per ricevuta e una di queste va presentata dall’installatore allo Sportello Unico dell’Edilizia del comune in cui è ubicato l’impianto (in genere alla presentazione della fine lavori vengono allegate anche le certificazioni).

QUANDO VI VIENE RICHIESTO IL CERTIFICATO DI CONFORMITÀ DEGLI IMPIANTI
Innanzitutto il certificato di conformità degli impianti è necessario per richiedere il certificato di agibilità di un immobile, pertanto è importantissimo che l’impresa che segue lavori di una certa entità nella vostra abitazione ve lo rilasci.
Inoltre la dichiarazione di conformità degli impianti va allegata agli atti di rogito, per cui in caso di vendita di un immobile, ma anche di trasferimento dello stesso a qualunque altro titolo, è necessario esserne in possesso.
Detto ciò accade molto spesso che, specie per abitazioni piuttosto datate, si rogiti in mancanza di tale documentazione: questo di fatto non determina la nullità dell’atto, ma nel caso in cui manchino i certificati di conformità questo deve essere specificato nell’atto e l’acquirente deve impegnarsi a far adeguare l’impianto a sue spese, rendendolo rispondente all’attuale normativa.
La stessa cosa vale anche in caso di locazione, comodato o qualunque altro genere di cessione di utilizzo dell’immobile a terzi, sebbene anche in questi frangenti la legge consenta di derogare a questo obbligo, a patto che in tal senso vi sia un accordo consensuale, firmato da entrambe le parti. Attenzione però perché se li vostro inquilino dovesse infortunarsi perché gli impianti sono vetusti e non a norma potreste esserne chiamati a risponderne!
Queste certificazioni poi possono essere necessarie nel caso in cui ad esempio voi facciate richiesta, per un attività commerciale, del nulla osta sanitario, oppure anche per poter ottenere il Certificato Prevenzione Incendi di uno stabile.

SANZIONI PREVISTE
In tutti i casi sappiate che per il mancato rilascio del certificato da parte dell’impresa che esegue i lavori, sono previste sanzioni amministrative che vanno da un minino di € 1.000 ad un massimo di € 10.000.
Pertanto se, ad esempio, vi accingete a rifare il bagno, a fine lavori ricordatevi di richiedere la certificazione del nuovo impianto idraulico!

N.B.

A causa delle possibile integrazioni, modifiche o soppressione di articoli, leggi. direttive ecc.. vi chiediamo di non considerare come indicazioni di legge i contenuti riportati su questa pagina ma di approfondire l'argomento e avere la certezza delle norme in vigore presso gli enti preposti (Gazzetta ufficiale, Regione, Provincia, Comune ecc...)